Dolore anale durante le mestruazioni: da cosa dipende?

Crampi al basso ventre, tensione al seno, mal di testa... i sintomi del ciclo sono spesso riconoscibili. Ma per alcune donne, il dolore assume una forma più insolita: una fitta intensa, come una scarica o uno spasmo improvviso a livello dell’ano o del retto. Un fastidio che può svegliare nel cuore della notte o arrivare all’improvviso nel bel mezzo della giornata, lasciando spiazzate e preoccupate.
Ma è normale? Bisogna preoccuparsi?La verità è che il dolore anale durante le mestruazioni esiste e può avere cause diverse. Alcune sono passeggere e innocue. Altre, come l’endometriosi, richiedono attenzione medica.
Risposta rapida 👉 Il dolore anale durante le mestruazioni può essere causato dalle prostaglandine (ormoni che provocano contrazioni dell’utero e del retto), dalle contrazioni uterine che si irradiano al pavimento pelvico o da disturbi digestivi come stitichezza o diarrea. In alcuni casi, può essere un segnale di endometriosi, soprattutto se il dolore è intenso e si ripresenta ogni mese. Seppur spesso transitorio (come nella proctalgia fugace), un dolore persistente o invalidante merita una visita ginecologica.
Dolore anale e ciclo mestruale: un fenomeno reale
Quando si parla di dolori mestruali, si pensa subito al mal di pancia o alla tensione lombare. Ma alcune donne descrivono una sensazione diversa, più localizzata in basso, nell’area rettale o anale. Il dolore può presentarsi come:
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crampi improvvisi all’ano, simili a uno spasmo muscolare,
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fitte nel perineo,
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un dolore acuto e penetrante, tipo “coltellata”,
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o una fastidiosa sensazione di pressione durante l’evacuazione.
In medicina, questo sintomo può rientrare nella cosiddetta proctalgia fugace: un dolore rettale improvviso, molto intenso ma di breve durata (da pochi secondi a qualche minuto, raramente fino a 20 minuti).
Alcune donne raccontano che è così acuto da svegliarle la notte; altre lo descrivono come una scarica elettrica nell’ano durante il ciclo. Anche se inaspettato, è un disturbo reale, nella maggior parte dei casi benigno.
Quali sono le cause durante il ciclo?
Dietro a questo tipo di dolore si nascondono spesso meccanismi ormonali ben noti. Ecco i più frequenti:
1. Prostaglandine: ormoni che causano contrazioni
Durante le mestruazioni, il corpo produce prostaglandine per aiutare l’utero a espellere il rivestimento. Questi ormoni, però, possono agire anche su intestino e retto, provocando crampi digestivi e spasmi anali. 👉 Da qui, la sensazione di fitte anali simili ai dolori mestruali classici, ma più in basso.
2. Contrazioni uterine che si irradiano
Utero e retto sono vicini nella zona pelvica. Le contrazioni uterine possono quindi irradiarsi verso il retto e generare dolore anale, soprattutto in caso di mestruazioni abbondanti o sindrome premestruale marcata.
3. Calo ormonale e disturbi intestinali
La caduta di estrogeni e progesterone prima del ciclo può causare sia stitichezza (soprattutto con feci dure e difficili da espellere) che diarrea. Queste variazioni del transito intestinale, comuni durante le mestruazioni, possono generare dolore anale.
👉 Ecco perché molte donne notano feci più abbondanti o difficili da espellere, accompagnate da fastidio nella zona rettale.
Il legame con l’endometriosi
A volte il dolore anale non è solo dovuto a contrazioni o disturbi digestivi: può essere un segno di endometriosi profonda.
Quando l’endometriosi colpisce il retto o i nervi
Nell’endometriosi, tessuto simile a quello dell’endometrio si sviluppa in sedi anomale, anche su:
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retto o intestino (endometriosi intestinale),
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perineo (tra vulva e ano),
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nervi pudendi e sciatici, che innervano ano, pelvi e gambe.
👉 Risultato: dolori ciclici, intensi durante il ciclo ma talvolta presenti anche fuori dalle mestruazioni. Possono ricordare una sciatica o una nevralgia del pudendo (dolore dall’ano fino al clitoride).
Sintomi d’allarme da tenere sotto controllo:
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dolori pelvici intensi,
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dismenorrea severa (mestruazioni molto dolorose),
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sintomi intestinali (stitichezza, diarrea, sangue nelle feci),
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dolori durante i rapporti sessuali,
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affaticamento cronico.
Quando preoccuparsi?
Sintomi benigni
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Proctalgia fugace: dolore brevissimo, fulmineo, a volte notturno.
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Dolore ciclico durante le mestruazioni: crampi rettali e fitte anali che ritornano ogni mese, spesso durante l’evacuazione.
Sintomi digestivi associati:
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stitichezza o diarrea,
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gonfiore,
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feci dolorose o irregolari.
👉 Di solito legati alla caduta del progesterone e passeggeri.
Sintomi più gravi da monitorare:
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dolore cronico che si ripete ogni mese,
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sangue nelle feci durante le mestruazioni,
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dolori alla schiena o irradiati alle gambe,
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affaticamento costante.
👉 Questi segnali possono indicare una forma di endometriosi e richiedono un’indagine medica (visita ginecologica, ecografia, risonanza).
Come alleviare il dolore?
Buone abitudini quotidiane:
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Calore locale: una borsa dell’acqua calda o un bagno caldo rilassa i muscoli pelvici.
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Movimento leggero: camminata, yoga o stretching migliorano la circolazione e riducono gli spasmi.
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Alimentazione ricca di fibre: frutta, verdura, cereali integrali per prevenire la stitichezza.
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Idratazione costante: bere aiuta il transito intestinale e riduce lo sforzo durante l’evacuazione.
Se il dolore è intenso:
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Antidolorifici semplici (paracetamolo),
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Antinfiammatori (FANS): come l’ibuprofene, per ridurre l’azione delle prostaglandine.
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Antispastici: in caso di crampi rettali ricorrenti (su prescrizione medica).
In caso di endometriosi:
Se la causa è un’endometriosi confermata:
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Contraccettivi ormonali: pillola continua o dispositivo intrauterino,
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Terapie ormonali per bloccare l’ovulazione,
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Terapie aggiuntive: antidepressivi triciclici, farmaci antiepilettici,
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Chirurgia nei casi più gravi per rimuovere le lesioni.
Quando consultare un medico?
Contatta uno specialista se:
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il dolore è frequente e intenso,
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compare anche al di fuori del ciclo,
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è associato a sangue nelle feci o perdite abbondanti,
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interferisce con lavoro, sonno o vita sessuale.