Il ferro negli integratori alimentari: quello che c'è da sapere

Femme souriante tenant une gélule de fer bisglycinate et un verre d’eau, assise devant une table avec des aliments riches en fer comme lentilles, épinards, spiruline, graines de courge, huîtres et viande rouge.

Hai presente quella sensazione di stanchezza che non passa, anche dopo una notte intera di sonno? Oppure una perdita di capelli improvvisa, vertigini quando ti alzi o una pelle più spenta del solito? In molti casi, questi segnali sono legati a una carenza di ferro. Questo oligoelemento è essenziale per il tuo benessere: influisce sull'energia, sull'immunità, sul ciclo mestruale e persino sulla salute della pelle e dei capelli.

In questo articolo ti spieghiamo tutto quello che c'è da sapere sul ferro: a cosa serve, come assumerlo, quali sono le fonti migliori (alimentari e non), le forme più tollerabili come il bisglicinato, i sintomi di carenza e le precauzioni da tenere a mente. Una guida chiara e concreta, per capire se hai bisogno di una cura e come scegliere il giusto integratore.

Perché il ferro è essenziale

Immagina il tuo corpo come un sistema logistico: il ferro è il responsabile del trasporto dell'ossigeno. Se manca, i globuli rossi non riescono a portare ossigeno a cervello, muscoli, pelle... e tutto rallenta. Ecco perché una carenza può portare a stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, pallore o un sistema immunitario indebolito.

A cosa serve il ferro:

  • Produce globuli rossi (emoglobina)

  • Supporta i muscoli (mioglobina)

  • Favorisce il metabolismo energetico

  • Sostiene la divisione cellulare e il sistema immunitario

  • Contribuisce alla bellezza di pelle, unghie e capelli

Una carenza può essere rilevata da bassi livelli di ferritina, un indicatore da monitorare insieme al medico.

Le donne sono particolarmente esposte

In Francia, 1 donna su 4 in età fertile presenta una carenza di ferro. Cicli abbondanti, gravidanza, allattamento, dieta vegetariana o malassorbimento intestinale aumentano il rischio.

Profili più a rischio:

  • Donne con mestruazioni abbondanti

  • Donne incinte o in allattamento

  • Adolescenti

  • Vegetariane/vegane

  • Sportive intense

  • Persone con patologie intestinali (Crohn, colite, celiachia...)

Sintomi più comuni:

  • Stanchezza anche dopo il riposo

  • Caduta di capelli, unghie fragili

  • Pelle pallida, labbra scolorite, occhiaie

  • Fiato corto, capogiri, difficoltà a concentrarsi

Attenzione: non serve avere un'anemia conclamata per risentire degli effetti di una carenza.

Dove si trova il ferro negli alimenti

Il ferro alimentare si divide in eme (meglio assorbito) e non-eme (meno biodisponibile).

Ferro eme:

  • Carni rosse, frattaglie, pollame, pesce, frutti di mare

  • Assorbimento: fino al 25%

Ferro non-eme:

  • Legumi (lenticchie, ceci), tofu, spinaci, cereali integrali, semi (zucca, sesamo), ortica, spirulina

  • Assorbimento: 1-5%

Come migliorare l'assorbimento:

  • Vitamina C (kiwi, acerola, succo d'arancia) ai pasti

  • Evitare tè, caffè e latticini durante i pasti principali

Un trucco semplice: spremi un po' di limone sulle verdure o abbina un frutto ricco di vitamina C.

Quando serve un integratore di ferro

Se l'alimentazione non basta e la ferritina è bassa, può essere utile una cura di ferro. Ma non tutti gli integratori sono uguali, e non tutte le forme sono ben tollerate.

Le forme più comuni:

Forma Vantaggi Svantaggi
Bisglicinato Alta biodisponibilità, delicato sullo stomaco Prezzo più alto
Solfato ferroso Alta concentrazione Più effetti collaterali digestivi
Liposomiale Protetto per miglior assorbimento Meno studi a lungo termine
Spirulina Naturale, ricca di altri nutrienti Assorbimento minore senza vitamina C

Combinazioni utili:

  • Vitamina C: migliora l'assorbimento

  • Vitamina B12: utile in caso di anemia

  • Spirulina: ricca di ferro vegetale, da combinare con vitamina C

Attenzione a dosaggi ed effetti collaterali

Il ferro non è innocuo: troppa assunzione senza controllo può provocare tossicità. Ecco le principali precauzioni:

Cosa evitare:

  • Superare le dosi consigliate (14-18 mg/die) senza controllo medico

  • Assumerlo insieme ad antibiotici o farmaci tiroidei

  • Curarsi "a occhio": serve un test della ferritina prima di iniziare

Effetti indesiderati possibili:

  • Nausea, costipazione, mal di stomaco

  • Scolorimento delle feci (normale ma spiazzante)

  • Rischio di accumulo se non si è carenti

Nota: alcune persone hanno una mutazione genetica (emocromatosi) che le rende ipersensibili al ferro.

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